GasAgenda 2022

OSSERVATORIO PUBLIC UTILITY 11 l’ Hydrogen Innovation Report 2022 , pos- siamo ipotizzare che il costo della CO 2 evitata tale per cui potrebbe risultare economicamente conveniente lo switch da idrogeno grigio a blu, è compreso nel range 100 -111 €/tonCO 2 , a seconda che si consideri una percentuale di cattura delle emissioni rispettivamente del 50% o 90%. Questi valori si avvicinano molto all’attuale costo della CO 2 sul mercato ETS, che nei primi mesi del 2022 ha supe- rato il valore di 90 €/tonCO 2 . Viceversa, nel caso di adozione di idrogeno verde, il costo di break-even della CO 2 evitata varia in funzione del costo dell’idrogeno grigio e verde ipotizzato. Considerando un prezzo elevato dell’idrogeno grigio (4 e 6,5 €/kg) e un prezzo dell’idroge- no verde basso (pari a 3 o 5 €/kg, rap- presentativo di un potenziale scenario futuro), il costo della CO 2 evitata risulta essere addirittura negativo. Viceversa, con un prezzo basso dell’idrogeno grigio (2 €/kg) e un prezzo dell’idrogeno verde alto (maggiore di 7 €/kg, rappresentati- vo dello stato attuale), il costo della CO 2 evitata tale da rendere economicamente conveniente lo switch dall’idrogeno gri- gio a quello verde cresce notevolmente, arrivando fino a 900 €/tonCO 2 . Il passaggio all’idrogeno verde nei settori industriali che lo utilizzano come Hard-to-Abate Oltre ai settori industriali che attualmente utilizzano l’idrogeno come feedstock , è necessario considerare i settori industriali Hard-to-Abate che, per traguardare gli obiettivi di completa decarbonizzazione, potrebbero adottare in futuro l’idrogeno verde al posto del gas naturale per sod- disfare i propri consumi termici. In questi settori, l’utilizzo di idrogeno è da consi- derarsi come un’alternativa all’elettrifica- zione diretta, nei casi in cui quest’ultima dovesse risultare di difficile realizzazione. L’adozione dell’idrogeno verde da parte di questi settori si rivela più complessa rispetto a quelli che utilizzano l’idroge- no come feedstock e sarà determinata da differenti fattori quali ad esempio: la disponibilità e i costi di produzione dell’i- drogeno verde, i costi di retrofit degli attuali processi industriali per adottare l’idrogeno verde e la possibile insorgen- za di difetti all’interno dei prodotti finiti causati dalle differenti caratteristiche chi- miche dell’idrogeno. In aggiunta, in otti- ca di neutralità tecnologica, gli operatori industriali dovranno tenere monitorata la presenza di nuove tecnologie alternative per la produzione di calore che sfruttano il vettore elettrico e l’evoluzione legata alla disponibilità ed ai costi di altri com- bustibili carbon neutral (ad es. biogas e biometano). Le linee guida della Commissione eu- ropea sull’idrogeno verde Un ulteriore elemento di attenzione da valutare per coloro che vorranno adot- tare l’idrogeno all’interno dei propri pro- cessi è legato ai requisiti da rispettare per poter considerare verde l’idrogeno pro- dotto. Considerando le linee guida fornite dalla Commissione Europea all’interno della RED II, si stabilisce che l’idrogeno possa essere considerato green solo quando dovesse rispettare i vincoli sotto riportati. Fonte: Hydrogen Innovation Report 2022

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