GasAgenda 2022
OSSERVATORIO PUBLIC UTILITY 20 LA CRISI DEL GAS E IL CONTRIBUTO DEL GNL Prezzi e dinamiche geopolitiche degli approvvigionamenti di gas L’aumento del prezzo del gas a partire dalla seconda metà del 2021 è un fe- nomeno su cui Assocostieri ha già avuto modo di porre il faro dell’attenzione circa un anno fa. Al livello nazionale l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambien- te, aveva, del resto, reso noto che nel 2021 il prezzo del gas sul mercato spot era cresciuto di quasi il 500 per cento, passando, in media, da 21 a 120 euro al megawattora. Il rincaro della materia prima si andava gradualmente trasferendo sui consuma- tori: in Italia, nel primo trimestre del 2022 (gennaio-marzo), le bollette di luce e gas sono aumentate rispettivamente del 55 e del 41,8 per cento, ancor prima dell’ef- fetto “conflitto in Ucraina” . Parliamo, come noto, di un mercato, quello del gas, piuttosto rigido. Solo il 13% delle forniture mondiali è fornito da navi cisterna che trasportano Gnl. Il resto è metano che transita dai gasdot- ti, infrastrutture molto costose, redditizie sul lungo termine per chi li realizza ma difficili da riconvertire e bisognose di con- tratti pluriennali per essere convenienti. Prima dell’invasione dell’Ucraina, l’Euro- pa importava quasi il 90% del suo fab- bisogno di gas. Di questo volume il 40% proveniva dai gasdotti russi. Il nostro Pae- se, da sempre tributario di energia dall’e- stero dipendeva a fine 2021 per il 94% del gas dall’import estero, principalmen- te da Russia ed Algeria. In particolare, come evidenziato in detta- glio nella tabella seguente, dei 72 miliardi di metri cubi di gas importati nel 2021 la Russia rappresentava il 40% del totale, per circa 29 miliardi di metri cubi.
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